COME VERIFICARE SE UN’AUTO HA AVUTO INCIDENTI
9 Giugno 2025
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10min

Come verificare se un’auto ha avuto incidenti? Controllo VIN, officina autorizzata e altri metodi


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Quando si acquista un’auto usata, la maggior parte degli acquirenti cerca un veicolo senza incidenti. Purtroppo, le dichiarazioni dei venditori non sempre corrispondono alla realtà. Allora, come controllare se un’auto è stata incidentata? Scopri come verificare se un’auto usata ha subito danni in passato.

 

Come scoprire se un’auto è stata incidentata?

Ovviamente, quando si compra un’auto usata, bisogna accettare che non sempre è possibile ricostruirne il passato al 100%. A meno che non si acquisti da un vicino di casa, di cui si conosce personalmente la storia del veicolo, si può solo stimare con buona probabilità se l’auto è davvero senza incidenti. Per fortuna, esistono alcuni metodi affidabili. Il primo passo? Verificare lo storico del veicolo.

 

L’importanza della storia del veicolo nell’acquisto di un’auto usata

Perché è utile sapere se un’auto ha avuto un incidente?

Conoscere il passato di un’auto è fondamentale, non solo per motivi di sicurezza, ma anche per valutare il suo reale valore. Le auto usate senza incidenti sono generalmente più ricercate e più facili da rivendere. Al contrario, acquistare un’auto che ha avuto un incidente può tradursi in un veicolo pericoloso per l’uso quotidiano (soprattutto se non riparato correttamente) e maggiore difficoltà di rivendita. Per questi motivi, è sempre consigliato controllare se l’auto ha avuto incidenti.

 

Motivi principali per controllare la storia di un veicolo

È possibile fare una prima verifica completamente da remoto, grazie al report sulla storia del veicolo. Per visualizzare questo tipo di rapporto è necessario avere il numero VIN, ovvero il numero di telaio dell’auto. Fortunatamente, molti venditori lo inseriscono già negli annunci di vendita: un segnale positivo, che spesso indica trasparenza e assenza di eventi nascosti. Grazie al numero VIN, possiamo verificare lo storico di un’auto usata anche tramite i servizi dell’ACI o una visura PRA, oltre che tramite report basati su database internazionali.

Ma a cosa serve davvero controllare il VIN? Attraverso il numero di telaio, possiamo scoprire se il veicolo ha subito incidenti, sinistri o riparazioni importanti. I dati contenuti nei report derivano da milioni di registri provenienti da database internazionali, che includono informazioni su manutenzioni, revisioni, chilometraggi, danni e interventi meccanici. Controllare il report VIN è utile sia per auto acquistate in Italia, che per veicoli importati dall’estero, e rappresenta uno strumento fondamentale per evitare truffe o brutte sorprese dopo l’acquisto.

 

Controllo in un’officina autorizzata

Un’altra cosa molto utile da fare prima di acquistare un’auto usata, se vogliamo verificare che il veicolo non abbia subito incidenti, è portarla in un’officina autorizzata del marchio specifico oppure un Centro Revisione accreditato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Quasi tutte le officine ufficiali offrono il servizio di controllo pre-acquisto, quindi non dovrebbe essere difficile trovarne una, anche in città più piccole.

Cosa comprende il controllo in un’officina autorizzata? Durante il controllo, vengono esaminati in dettaglio le sospensioni, l’impianto frenante, il motore, il livello dei fluidi, e viene effettuata una diagnosi elettronica collegando l’auto al computer per verificare il funzionamento di tutti i componenti elettrici (specchietti, finestrini, ecc.). Un’ispezione approfondita consente anche di scoprire se gli airbag siano già stati attivati in passato (purtroppo, ci sono venditori disonesti che cercano di nasconderlo manipolando le spie). Se gli airbag sono stati attivati, è un chiaro segnale che l’auto è stata coinvolta in un incidente o in una collisione.

Il controllo in un’officina autorizzata può includere anche la misurazione dello spessore della vernice, utile per capire se l’auto è stata riverniciata o riparata dal carrozziere — un altro possibile indizio di danni precedenti. Va detto però che la misurazione dello spessore della vernice può anche essere fatta da qualsiasi meccanico o persino in autonomia.

Proprio durante questi controlli, molti scoprono che il contachilometri è stato manomesso. Come è possibile? I tecnici specializzati sanno esattamente quali componenti tendono a rompersi e dopo quanti chilometri. Se il chilometraggio dichiarato è basso, ma alcune parti risultano già sostituite, è un campanello d’allarme da non sottovalutare.

 

Controllo da parte di un meccanico

Un’opzione più economica consiste nel rivolgersi a un meccanico di fiducia, in grado di effettuare un controllo simile a quello proposto dalle officine autorizzate, ma a metà del prezzo. È consigliabile scegliere un professionista specializzato nel marchio specifico del veicolo. Un buon meccanico sa dove cercare eventuali irregolarità, deformazioni o altri segnali che possono indicare che l’auto è stata coinvolta in un incidente.

 

Informazione

Non fermarti solo al meccanico: consigliamo anche una visita da un carrozziere o verniciatore esperto, che grazie al suo occhio allenato può individuare facilmente se l’auto ha subito interventi di carrozzeria o ritocchi alla vernice.

 

Ispezione da parte di un perito automobilistico

Se desideri verificare a fondo un’auto usata prima dell’acquisto, puoi affidarti a un’azienda specializzata in perizie automobilistiche. Il perito, incaricato da te, contatterà direttamente il proprietario del veicolo, effettuerà un’ispezione dettagliata e redigerà un rapporto completo che ti verrà consegnato.

Cosa controllano i periti? Prima di tutto, possono verificare se il numero di telaio del veicolo è stato alterato: per questo tipo di controllo utilizzano strumenti professionali in grado di garantire una verifica al 100%. Inoltre, sono dotati di sofisticati misuratori di spessore della vernice, molto più precisi rispetto ai dispositivi economici acquistabili online. Questi strumenti permettono di rilevare anche le più piccole modifiche alla carrozzeria.

Ovviamente, i periti analizzano molto di più. Il rapporto che riceverai ti offrirà una panoramica completa sullo stato generale del veicolo. Troverai informazioni dettagliate sulle condizioni dei vari componenti del sottoscocca, come bracci delle sospensioni, trasmissione, ammortizzatori, cuscinetti, impianto frenante, scarico, longheroni, pneumatici e altro ancora. Nel report verranno analizzati anche i vetri, i fari, il vano motore, gli interni e le condizioni della tappezzeria. Di solito, il perito allega numerose fotografie che documentano anche i minimi difetti visivi: graffi, macchie sui sedili o imperfezioni varie. Spesso il rapporto include anche le conclusioni e le raccomandazioni dell’esperto, così da aiutarti a prendere una decisione consapevole: l’auto vale davvero l’acquisto oppure è meglio lasciar perdere?

 

Verifica autonoma in 3 passaggi

L’opzione più economica, perché non devi pagare nessuno, ma anche la meno sicura, a meno che tu non sia un esperto del settore automobilistico. Fortunatamente, questo non significa che sia impossibile farlo da soli.

Cosa controllare in un’auto usata per essere sicuri che non sia stata incidentata? Ecco alcuni passaggi utili da seguire per effettuare un controllo autonomo del veicolo e del venditore.

 

Passo 1: Verifica della documentazione – cosa racconta la storia del veicolo?

In questa fase, vedremo quali sono i documenti essenziali da controllare (come il libretto dei tagliandi o un report VIN).  È importante capire quali informazioni cercare e quali segnali d’allarme potrebbero indicare problemi. Ad esempio, la mancanza di documentazione o informazioni incomplete potrebbero essere indizi di un tentativo di nascondere il passato del veicolo.

    • Quali documenti è importante controllare?
  • Libretto di manutenzione
        • È il documento principale che dovrebbe accompagnare ogni veicolo. Contiene informazioni su revisioni, riparazioni e sostituzioni dei componenti. Un libretto di manutenzione compilato con cura deve riportare tutte le operazioni effettuate durante ogni tagliando.
        • Controlla che ci siano annotazioni regolari e verifica se le date e i chilometraggi indicati sono realistici. In media, un’auto ad uso privato percorre circa 15.000 km all’anno, mentre un veicolo aziendale può arrivare anche a 20.000–30.000 km.
  • Report VIN
        • Il report storico del veicolo, ottenuto tramite il numero VIN (Numero di Identificazione del Veicolo), fornisce informazioni dettagliate sul passato dell’auto, comprese eventuali riparazioni a seguito di incidenti. In alcuni casi, include anche foto del veicolo danneggiato, ad esempio scattate per la stima del danno da parte dell’assicurazione. Puoi ottenere questi report tramite servizi online come autodna.it, che offrono accesso ai dati storici del veicolo. 
      • Serve per confermare l’identità del veicolo e del suo proprietario. All’interno troverai la data della prima immatricolazione, la potenza del motore e le Annotazioni relative alle revisioni obbligatorie (che in Italia vanno effettuate ogni due anni dopo i primi quattro anni dalla prima immatricolazione, come previsto dal Codice della Strada).
      • Presta attenzione alle scadenze: revisioni non effettuate regolarmente potrebbero indicare negligenze o problemi nascosti.
  • Segnali d’allarme

    • Documentazione mancante: potrebbe indicare il tentativo di nascondere la storia del veicolo o il mancato rispetto delle raccomandazioni del produttore.
    • Documentazione incompleta: un libretto parzialmente compilato o l’assenza del report VIN sono motivi validi per procedere con cautela.
    • Incongruenze nei dati: differenze tra le informazioni riportate nei vari documenti possono essere segnale di problemi più seri.

In caso di mancata dichiarazione di danni strutturali o sinistri pregressi al momento della vendita, l’acquirente può far valere i propri diritti ai sensi dell’articolo 1490 e seguenti del Codice Civile in materia di vizi occulti.

 

Passo 2: Ispezione esterna – a cosa fare attenzione durante il controllo della carrozzeria?

Cosa osservare durante l’ispezione visiva del veicolo?

  • Irregolarità nella vernice
      • Controlla attentamente la superficie della vernice per individuare eventuali dislivelli o ondulazioni: potrebbero indicare precedenti interventi di carrozzeria.
  • Differenze di tonalità nella vernice
      • Controlla la presenza di variazioni di colore tra i diversi pannelli della carrozzeria. Queste discrepanze possono suggerire che una parte sia stata sostituita o riverniciata.
  • Fessure tra i pannelli della carrozzeria
      • Fessure non uniformi o disallineate possono essere il risultato di un montaggio impreciso dopo un incidente. Le linee tra i pannelli dovrebbero essere regolari e simmetriche.
  • Segni di parti sostituite
    • Esamina elementi come parafanghi o portiere: se appaiono nuovi o mostrano usura diversa rispetto al resto della carrozzeria, potrebbero essere stati sostituiti.

 

Passo 3: Verifica degli interni e delle componenti meccaniche – quali segnali possono indicare riparazioni?

Il prossimo passo è l’ispezione degli interni del veicolo. Un incidente può essere nascosto da diversi dettagli, tra cui:

  • Componenti del cruscotto nuovi – tonalità diverse della plastica rispetto agli elementi più vecchi e scoloriti possono indicare una sostituzione post-incidente.
  • Tappezzeria rifatta – spesso cambiata per mascherare un chilometraggio elevato del veicolo.
  • Scricchiolii quando ci si siede o sedile del conducente sprofondato – questi elementi possono suggerire un chilometraggio reale più alto rispetto a quanto indicato dal contachilometri.

 

Altri metodi per capire se un’auto è incidentata

Esistono ulteriori strategie per verificare se un’auto usata ha subito incidenti in passato. Numeri, codici e date possono essere alleati preziosi in questa analisi.

Come riconoscere un’auto non incidentata?

 

Cosa nasconde la vera storia del veicolo?

  • Secondo l'Eurostat, ogni anno nell'Unione Europea vengono rubati in media 697.000 veicoli
  • autoDNA rileva ogni anno 62 mila casi di manipolazione del contachilometri. Puoi perdere fino a 4.000 EUR per ogni 100.000 km scalati
  • Il report autoDNA è la storia del veicolo basata su dati unici raccolti da oltre 14 anni
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FAQ

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Per valutare se un motore è stato sottoposto a un uso improprio, è utile controllare lo stato dell’olio motore. Un olio troppo scuro o contaminato può indicare una mancanza di manutenzione regolare. La presenza di fumo bluastro o bianco dallo scarico può essere sintomo di consumo di olio, spesso legato a un'usura interna del motore. Anche rumori insoliti durante il funzionamento del motore possono segnalare problemi meccanici. L’assenza di una cronologia di manutenzione documentata è un altro campanello d’allarme. La regolare sostituzione dell’olio è fondamentale per mantenere il motore in buone condizioni.

Lo stucco per carrozzeria ha uno spessore che parte da circa 300 μm. In caso di riparazioni importanti, lo spessore totale del rivestimento (stucco + primer + vernice) non dovrebbe superare i 600–700 μm. Valori superiori a 1000 μm possono indicare che la zona è stata riparata più volte oppure che sono state eseguite riparazioni molto invasive, talvolta per evitare la sostituzione completa del pannello. In questi casi, è probabile che sia stato applicato uno spessore eccessivo di stucco, spesso per motivi economici.

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